Oggi crollo dal sonno dopo un lungo incontro in associazione col gruppo di futuri genitori che sono coinvolti nella prima fare dell’adozione (da chi deve farsi un’idea del percorso a chi sta aspettando l’abbinamento con tutte le sfumature in mezzo..), questa volta abbiamo sforato di circa un’ora rispetto ai soliti incontri ma è stato utile!
Mi sono ritrovata tra amici, coppie che ci conoscono e ci comprendono, con cui non passavo una serata da un paio di mesi. Ci sono state delle new entry nell’ultimo incontro (quando non c’eravamo) per cui dobbiamo scambiarci ancora le informazioni base, ma il clima di amicizia, complicità e famiglia che si ritrova in quei locali è qualcosa di magico! Basta uno sguardo e si è complici e un sorriso o un saluto ti trasmettono energia!!
Abbiamo avuto la possibilità di confrontare i nostri percorsi tra chi aveva appena avuto l’idoneità e chi invece ha avuto un arresto da parte di giudici o servizi sociali e devo dire che mi sono sentita come dentro un frullatore, perché la nostra relazione è molto simile per alcuni punti a chi è stato fermato e abbiamo avuto la consapevolezza che se avessimo proseguito per l’adozione internazionale probabilmente non avremmo avuto l’idoneità perché i bambini hanno molto più problemi. Una strana sensazione ci ha pervaso come se la relazione (idoneità nazionale) raggiunta con sacrificio e percorsi vari fosse quasi un contentino per farci andare avanti ma che in realtà non ci porterà da nessuna parte. Vedremo come andrà l’attesa…
Ci hanno sconsigliato di estendere ai tribunali di Brescia e Torino la richiesta, non solo perché lo fanno già in tante coppie ma anche perché chi è stato chiamato da uno dei due tribunali per un colloquio conoscitivo è stato informato che difficilmente la coppia sarebbe stata scelta perché la provincia era ampia e in caso di bisogno dell’allontanamento del minore si riesce tranquillamente anche senza spostarlo di regione. L’abbiamo presa con filosofia dicendo che avremmo risparmiato in carta e francobolli.
Pur non essendo in attesa da molto tempo ho sentito la necessità di parlare con chi è sta aspettando l’abbinamento anche da più tempo ed ho scoperto che è normale avere sbalzi d’umore e pensare a volte positivamente a volte negativamente al fatto di diventare genitori ma l’importate è tenere duro e pensare al percorso fatto.
A fine serata ci siamo sentiti centrifugati ma leggeri perché il cuore si era alleggerito e difficoltà e sentimenti condivisi con chi ci affianca.