Visto che il giudice ci ha chiesto la disponibilità ad accogliere un bambino “non ancora dichiarato adottabile” sto approfondendo l’argomento su internet attraverso i vari siti internet e blog.
Il rischio giuridico in A.N. è sempre presente ma questo riguarda uno step precedente.
Normalmente il R.G. parte da quando il minore è stato dichiarato adottabile dal Tribunale dei Minori che notifica alla famiglia l’atto e questi ultimi posso impugnare la sentenza per far sì che rientri (genitori e parenti fino al 4° grado). Nel frattempo vive con la nuova famiglia e dal momento dell’abbinamento parte il periodo di Affidamento Pre Adottivo della durata di 1 anno – se non ci sono ricorsi della famiglia.
Nel caso di R.G. da parte di un minore che NON è ancora stato dichiarato adottabile questo viene collocato presso la nuova famiglia in attesa che venga emesso il decreto che stabilisce se il bambino rientrerà in famiglia oppure rimarrà con la nuova (tempi non quantificabili).
Nel caso di rientro in famiglia ci sarà un percorso di accompagnamento per tutti e se il legame che si è creato col bambino è significativo per lui i “nuovi genitori” avranno diritto di visita una volta che è rientrato in famiglia.
Nel caso in cui venga confermato il distacco per cui il bambino risulti adottabile, l’affidamento a rischio giuridico si trasforma in affidamento pre adottivo della durata di un anno. Trascorso l’anno, l’adozione legittimante diventa definitiva.
L’affidamento a rischio giuridico comporta:
- il minore potrebbe rientrare nella sua famiglia di origine
- tempi lunghi prima della conclusione della procedura
- il minore può mantenere rapporti con la famiglia d’origine, incontrando i famigliari in luoghi adeguati (c.d. “luoghi neutri”) alla presenza di un operatore.
Dalle ricerche che ho fatto è venuto fuori questo specchietto che riassume le competenze richieste ad una coppia che decida di accogliere un bambino non ancora dichiarato adottabile:
- stabilire con il bambino un rapporto affettivo, nonostante l’incertezza sull’esito della procedura e la non prevedibilità dei suoi tempi di definizione
- mantenere atteggiamenti non giudicanti nei confronti della famiglia di origine del
bambino - stabilire un rapporto di collaborazione reciproca con operatori e istituzioni
accettare le possibili regressioni del bambino al rientro dalle visite in luogo neutro
C’è da dire però che le percentuali di bambini che poi rientrano in famiglia sono al massimo del 3%, percentuale piccola ma che può sempre accadere a noi, e pare che nel caso si accettasse il tribunale debba comunicare il grado di rischio giuridico del minore (basso, medio, alto di rientro).
Sicuramente eravamo preparati al R.G. in generale ma penso che amplieremo la nostra disponibilità anche a questi casi se il giudice ci conferma la scarsità di casi e il fatto che debbano dichiarare il grado.
Ormai confrontandomi con i membri GSD che mi affiancano nel percorso sono venuta a conoscenza che le adozioni non sono più come prima, ma proprio in A.N. si stanno trasformando in adozione – affido in cui alcuni elementi di uno si fondono con l’altro è questo il caso del R.G. come delle adozioni aperte dove permangono i contatti con i membri familiari più significativi per il bambino con incontri protetti.
Un campo in cambiamento dove anche noi aspiranti genitori dobbiamo saperci muovere e mutare per arrivare alla meta.
Un pensiero riguardo “Approfondendo rischio giuridico”