Settembre per fortuna è arrivato e con lui la possibilità di tornare a frequentare la rete di amicizia nell’associazione da noi scelta.
Pensavo fosse facile distrarmi dal pensiero della chiamata dal tribunale, ma la cerchia degli amici e parenti che sanno dell’adozione e della fine delle pratiche ora hanno la domanda fissa sul “novità?, vi hanno chiamato?”. Così se cerchi di rimanere con la testa occupata ecco che c’è subito il richiamino.
Calcolando che abbiamo circa due anni e mezzo prima che la pratica si chiuda in automatico se continua così credo diventerò pazza. Già tengo sempre sotto mano il cellulare in più i curiosi mi mettono a dura prova.
Sicuramente ci attendono corsi di approfondimento e attesa da condividere con altri futuri genitori ed ora la domanda è come si sopravvive? Conosciamo coppie che attendono da quasi due anni e con loro possiamo condividere a questo punto ansie e paure, silenzi e attese.
Se penso quante cose sono cambiate in un anno, quante persone sono cambiate in questo periodo e che cose straordinarie sono successe. Alcuni hanno cambiato idea, altri hanno cambiato il loro percorso mentre altri stanno ancora decidendo. Qualsiasi percorso si scelga è sempre una decisione difficile da prendere come donne e come coppia.
Sono ancora in fase di valutazione se presentare la domanda di adozione in altri tribunali oppure no, nel caso dovrò recuperare la documentazione e poi spedirla. Stavo pensando anche di provare a rientrare nel gruppo che segue i fidanzati durante il corso prematrimoniale perché abbiamo riscontrato che spesso non si parla di alcuni argomenti e questo può portare a grandi problemi successivamente. È difficile affrontare queste situazioni quando succede ma se non ci si è confrontati precedentemente la rottura può essere inevitabile.
Ora concentriamoci sul lavoro, sui colloqui con la psicologa e ad affrontare un mese per volta senza troppi pensieri altrimenti la paura mi assale…