l'attesa · Varie

Vacanze particolari

Queste vacanze sono passate stranamente, non solo perché erano la metà del solito ma anche per come si sono svolte.

Per vicinanza e comodità siamo andati come sempre in romagna in un albergo che conosciamo bene, iniziamo con una vacanza già rimpicciolita e in più fino all’ultimo istante non riusciamo ad allungarla almeno di un giorno per arrivare ad una settimana ma poi un miracolino c’è stato.

Partivo con mille pensieri per la testa visto che mi ero preparata dei libri da leggere durante le vacanze che mi dessero una base per il percorso con lo psicologo che inizierò a settembre (lavorare sulle emozioni di bambina e adolescente con problemi), invece mi è stato espressamente chiesto di non leggere libri pesanti e di cercare di sgomberare la testa. Visto che per me il libro è un fedele alleato dell’ombrellone ho deciso di puntare sui racconti per ragazzi come Piccola Principessa, Papà Gambalunga e Pattini d’Argento. Non mi ricordavo quanto fossero belli questi libri e rilassanti… Forse troppo!!!

L’effetto è stato devastante… Libri letti velocemente perché mi appassionavano, ma il lato “negativo” della medaglia è stato che ho passato più ore a dormire che in acqua o sveglia, mi hanno paragonato ad una bambina di due anni per come vivevo la giornata, così ho chiesto un consulto veloce ed ho scoperto che questa ‘regressione’ era dovuta probabilmente allo sgombero della mia mente. In effetti vivevo al momento, senza pensare alle ore successive, ai giorni o al ritorno a casa. Relax puro devo dire.

Una cosa che ci ha sorpreso come coppia invece è stata quella di conoscere una famiglia che non abita distante da noi che ha da poco un bambino in affido a lungo termine (4 anni + 4) cosa che non succede spesso.

L’affido è una cosa che abbiamo da sempre escluso… Invece ci siamo ritrovati a parlarne quasi naturalmente, certo dovremmo rifare il percorso con i servizi sociali (anche per ripresentare l’adozione) e cosa ancora più difficile cambiare la nostra rete di sostegno perché cambiano le associazioni di riferimento, ma l’idea di portare alla maggiore età un bambino che sta sempre con te anche se non tuo ci piace. In questo caso però vuol dire che i parenti non vogliono continuare a vedere il bambino per problemi gravi.

Alla fine si è aperta una opportunità che avevamo scartato a priori perché non conoscevamo le varie sfaccettature e realtà. Per ora rimaniamo dove siamo e vediamo come finiscono i tre anni, poi discuteremo se riprovare l’adozione e poi passare all’affido o provarci subito…

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