Dopo l’incontro di un mese fa con lo psicologo che collabora col tribunale alcune sue parole continuavamo a girarmi per la testa così ho chiesto un nuovo appuntamento.
Mentre il primo era incentrato sul significato della relazione e su come la legge un giudice, questa volta mi sono concentrata su me stessa inviandogli in anticipo la mia storia personale e chiedendogli un parere, così facendo lui avrebbe avuto una idea chiara di tutta la mia storia, gli stralci dell’equipe adozioni si è integrata col resto. Sono entrata tremante e impaurita per quello che mi aspettava, sopratutto perché non so come lavora lui.
Sono uscita dal colloquio sconvolta e scossa e con la promessa di pensare se fosse il caso di iniziare un percorso con lui, ma il mio inconscio aveva già deciso e nell’arco di quattro ore ho confermato l’inizio del lavoro con lui. In questi due anni ho seguito comunque una terapia consigliata dalla psicologa dell’equipe, potete vedere il lavoro fatto qui Percorso con la psicologa 2 ma questo periodo mi è servito da accompagnamento durante la ripresentazione della domanda e di affiancamento nella prima parte dell’attesa, ora ho bisogno di concentrarmi su di me.
Come scritto precedentemente faremo vari percorsi a partire da luglio e settembre in direzione dell’adozione ma voglio finalmente mettere a posto la mia vita per me e per mio figlio perché le nostre vite saranno molto simili e sicuramente non posso essere completamente riparativa con lui se non lo sono con me.
In tutto questo dopo una notte in bianco dove il cervello non si voleva spegnere ho affrontato la festa di fine anno in associazione dove ho trovato comunque appoggio in una persona speciale. Ho parlato con gioia con le coppie che sono diventate genitori da un mese e ho visto la felicità nei loro occhi e in quelli dei bambini, come gli occhi innamorati di chi è andato a conoscere la propria figlia tornando dai paesi asiatici. Ho visto lo sconforto di chi ancora attende e di chi per qualche motivo dopo anni deve rinunciare al percorso e tornare a concentrarsi su se stesso e sulla coppia.
Abbiamo preso questa occasione per parlare nuovamente di quanto spingerci in là con l’adozione nel caso non arrivasse un abbinamento in questi tre anni. Inizialmente non volevo andare avanti ma quando vedi la felicità dei genitori ti viene voglia di lottare. Ora lavoriamo per arrivare a Dicembre 2019 (data in cui muore la nostra pratica) e vedere come va, ma in questo momento penso che potrò rinnovare la pratica per altri tre anni. Ma visto quello che mi attende non voglio correre troppo.
Se riuscirò inizierò un post solo sul nuovo percorso psicologico ma si parla di settembre quando farò le prime sessioni.