Ho letto qualche giorno fa un bellissimo articolo sulla pagina Facebook di Genitori si Diventa (lo trovate qui), dove si evidenziavano i diversi comportamenti dei familiari quando si aspetta un figlio naturale e quando si aspetta un figlio adottivo.
Devo dire che questo articolo non solo mi ha fatto pensare ad alcuni azioni da intraprendere – una fra tutte girare l’articolo a chi poteva aiutarmi – ma anche fare effettivamente il raffronto tra me e una mia parente in attesa del secondo figlio. E già c’è differenza perché al secondo giro sei “rodato” e hai già tutto a casa.
Premettendo che non ho una di quelle famiglie che si intromettono ma nemmeno chiedono mi sono trovata quasi in difficoltà a fare questi confronti.
L’articolo mette in evidenza di come viene subissato di articoli, consigli e chi più ne ha più ne metta chi attende un figlio naturale rispetto a come venga lasciato a se stesso un futuro genitore adottivo anche se c’è stato l’abbinamento per cui si sa già sesso ed età del pargolo “manca” la data di nascita.
Non so se questo dipenda dal fatto che con la gravidanza si vede il pargolo crescere e quindi risulta “autentico” mentre rimane più nell’immaginario quello adottivo (anche con foto) perché non è lì, ma sta di fatto che spesso non arrivano quei consigli non richiesti di come farlo mangiare, dormire, come è meglio affrontare una certa situazione o di come si sono comportati loro e nemmeno suggerimenti su vestiario o articoli per il bambino. Non arrivano nemmeno i libri o richieste di informazioni.
Mi domando, ma l’attesa non è uguale per tutti? Certo magari in questo momento non sapendo se ci sarà l’abbinamento ricevere regali è azzardato, e forse non si dispensano consigli perché sembra presto, ma a volte farebbe bene sapere che chi ti sta accanto è interessato anche alla tua famiglia e ti chiede come sta andando, come stai, quali sono i passi successivi e le ansie per aiutarti a mettere assieme i pezzi.
Per fortuna le persone a cui ho girato l’articolo mi hanno rassicurata e si rendono disponibili a raccontarmi la loro avventura di mamma nelle varie età (visto che partiamo dai nascituri agli adolescenti), così loro si sfogano e tu inizi ad entrare nell’ottica di diventare genitore nelle varie fasce con le difficoltà, i piaceri, i confronti e conflitti etc.
Un altro step da affrontare preparandomi con persone che stanno vivendo la maternità per sapere almeno cosa mi aspetta, le battaglie, gli accessori e le tappe di crescita.