Oggi il primo colloquio con l’assistente sociale e la psicologa dell’Asl. Già a prima vista mi sono piaciute e non mi hanno intimorito, anzi erano quasi rilassanti entrambi sorridenti e sembravano ben disposte.
Per prima cosa ci hanno letto cosa ci aspettava o meglio sugli argomenti da approfondire secondo il tribunale dei minori, qualche sorriso e poi si è patiti con le domande e i discorsi.
Sorprendentemente il primo argomento è stato proprio il procreare e l’elaborazione del lutto e così ci siamo trovati a parlare di:
- accertamenti fatti;
- problematiche che ne sono uscite;
- perché non abbiamo seguito il percorso alternativo;
- eviscerato il fatto che non abbiamo rinunciato del tutto all’idea di un figlio nostro ma che in questo momento ci sentiamo genitori adottivi e siamo pronti a prendere anche precauzioni nel caso risultassimo idonei;
- come abbiamo superato il fatto di non avere bambini nostri;
- se ho elaborato il lutto e come ho vissuto il fatto di non poter avere bambini miei;
- come mi ha aiutato mio marito e come l’ha vissuto lui.
Superato questo il perché vogliamo adottare e dove e quando è nata in noi la voglia di diventare famiglia adottiva.
Abbiamo parlato della nostra coppia, quando ci siamo conosciuti, quanto tempo siamo rimasti fidanzati, quando ci siamo sposati, se abbiamo convissuto e dopo quanto tempo abbiamo conosciuto i rispettivi genitori (nel nostro caso è avvenuto tutto molto velocemente anche se in realtà tra il fidanzamento e il matrimonio è passato parecchio tempo), e fra un intermezzo e l’altro anche qualcosa di quando eravamo piccoli.
Abbiamo parlato dei nostri lavori, di dove abbiamo vissuto e dove abitiamo, dei problemi di lavoro avuti in passato e come sono stati superati.
Ci siamo confrontati su i momenti belli e brutti passati assieme, abbiamo dovuto descrivere i difetti del coniuge come i pregi, cosa ci unisce e come superiamo i momenti di crisi o i battibecchi.
Verso la fine dell’incontro abbiamo parlato velocemente del rischio giuridico, rischio evolutivo e la nostra voglia di alzare la soglia di alzare la fascia di età del bambino. Argomenti che riprenderemo con calma e che andranno a cambiare la nostra scheda sulla scelta del bambino.
Gli incontri saranno almeno sei/sette di cui uno in casa, ovviamente essendo estate faremo gli incontri per tutto luglio e poi riprenderemo a settembre. Ovviamente anche loro vanno in ferie.
Ci siamo lasciati con dei compiti, scrivere i momenti salienti della nostra vita da quando siamo nati fino a quando ci siamo conosciuti e cercare di sentire maggiori testimonianze di famiglie adottive o leggere libri riguardo a questo argomento. Probabilmente non l’abbiamo convinti del tutto sulla nostra scelta dell’aumento di età ma avremo tempo in fondo era solo il primo incontro!!!!
Sono uscita con un’aria perplessa da questo incontro sapendo di essere stata me stessa e sincera ma senza nessuna sensazione in particolare, strano come se avessi fatto una chiacchierata fra amiche. Spero di non aver fatto disastri!!!!