Oggi ragionavo con mia mamma sulla nostra scelta di aumentare l’età del bambino adottato e su ciò che ci hanno lanciato come provocazione “il bambino più grande è una persona fatta e finita”.
Parlandone con mia mamma quasi ridevo al ragionamento del piccolo “plasmabile” contro il grande “guerriero”.
In realtà l’unica differenza che effettivamente abbiamo trovato è che col piccolo fino a tre i quattro anni è più facile far prendere le tue abitudini al bambino perché lavorano sull’imitazione ed è effettivamente “plasmabile” mentre ovviamente con un bambino più grande chiaramente non è immediato il cambio di abitudini anzi a volte bisognerà trovare una via di mezzo tra le sue e le nostre abitudini e ragionarci ma non è impossibile.
Ma si concorda sul fatto che in entrambi i casi i bambini hanno già il loro carattere e in entrambi i casi sono già persone fatte e finite da accettare così come sono ma con una forse devo avere più pazienza e trovare la via di mezzo.
Per il resto è chiaro che è più consapevole e restio uno a lasciarsi andare mentre l’altro ti accoglierà a braccia aperte ma i problemi li avrà dopo, in fondo le problematiche sono simili solo verranno fuori in momenti diversi e il confronto sarà più o meno semplice ma non cambia le basi.
Sono sempre più convinta che grandino è meglio, lotto subito, mi conquisto lentamente la fiducia ma poi è fatta, mentre con il piccolo si inizia più facilmente, si lotta e poi si deve rincominciare e ricordare le basi piantate. Perché fare il doppio della fatica? Già è difficile, perché complicarsela?
Tanto come al solito sono solo pensieri, l’ultima parola non sarà mia per cui mi rimetterò al responso di se sarò in grado e quanto potrà essere grande.