Oggi doveva essere l’inizio del nostro percorso presso l’asl per l’adozione, una data tanto attesa e desiderata.

A causa di un intervento che mi ha costretta per ora a stare a letto abbiamo dovuto disdire questo incontro mantenendo il prossimo del 7  luglio che risulterà il primo.

Oggi mi sento strana, come se avessi perso qualcosa, come se mi mancasse qualcosa. Ho lottato tanto per arrivare a questo punto (e so di essere solo all’inizio ma sembrava non arrivasse mai) che il rimandare mi ha solo fatto male.

Non devo aspettare molto, solo una settimana che se tutto va bene ci riporterà alle condizioni ideali per proseguire il percorso perché avremo di nuovo tutti i requisiti in regola ma mi sembra un tempo infinito.

Mi consolo pensando a quante magnifiche persone ho conosciuto e con cui ho stretto amicizia arrivando fino a qui e se la voglia sarà con noi condivideremo tappe assieme sia che decidano di andare avanti con l’adozione sia se si fermeranno.

Ieri mi è tornato in mente il dolce pensiero che a Natale potremmo essere in tre e allora ho fatto la proposta di andare a Roma per il giubileo a ringraziare. Ho in mente talmente tante cose che non riesco ad elaborarle, la mia mente è partita con la nave della famiglia e ora le urla dei bambini, i giochi, le esclamazioni divertenti mi avvolgono dolcemente aspettando di farle mie.

Intanto rinfranco il cuore anche con la foto e il disegno che ci sono arrivati dall’adozione a distanza. Il nostro bambino cresce e frequenta la terza classe con buoni voti, l’aspetto è molto migliorato e siamo sicuri che malgrado la sua disabilità avrà un gran futuro se avrà la possibilità di continuare a studiare.