Come vedete voi il bicchiere nei momenti bui? Mezzo pieno o mezzo vuoto?
Perché almeno per ora che sono all’inizio del percorso vorrei essere fiduciosa e pensare ogni bene e che nelle migliori delle ipotesi a Natale potremmo già essere una famiglia.
Ma qualcuno rema contro dicendo che non si vuole fasciare la testa e lascia tutto al destino, se e quando arriverà andrà bene.
E tutto per non farsi troppe illusioni e non farsi male in caso negativo.
Va bene le cadute fanno male specialmente questa ma come si può intraprendere una strada nuova pensando già in modo neutro senza puntarci sopra, senza pensieri e speranze?
Per me è una partita persa sin dall’inizio se non ci punto qualcosa. La vedo come una persona che va al casinò dicendo tanto non vincerò, ma allora cosa ci vai a fare? Un minimo di speranza devi averla altrimenti è inutile.
Intanto mi sembra che tutto precipiti e che i momenti belli, da ricordare e condividere siano finiti, come se ci stessimo sgretolando oppure sono solo io che sto cambiando in qualche modo e non riesco a trovare la strada, tutto sconosciuto, tutto nuovo e mi sento (a volte) sola come se riguardasse solo me. Saranno i due modi di vedere il bicchiere? Dovremmo trovarne uno comune ma ora la vedo grigia.
Il supporto che cerco ora non c’è e anche all’esterno stenta ad arrivare, è come se fossi isolata e quello che voglio fosse incomprensibile o solo nella mia mente.
Devo tenere in mente la parola CORAGGIO e TRASFORMAZIONE e tutto verrà da se.