Durante il percorso

Nonni e adozione

Pensando a una famiglia normale quando si scopre di attendere un bambino normalmente i primi ad essere avvisati (dopo il papà) sono i nonni.

Non tutti sanno che la stessa cosa avviene anche per l’adozione, infatti i nonni devono essere informati dell’intenzione di figlio/a e nuora/genero e firmare un modulo di consenso per il tribunale dove affermano di essere a conoscenza e d’accordo con quello che sta succedendo.

Ovviamente non appena abbiamo maturato questa decisione ci è venuto naturale parlarne con i rispettivi genitori ma non ci aspettavamo di dover condividere con loro tutte le nostre scelte, ovvero dare loro la descrizione della nostra disponibilità affinché fossero a conoscenza di come potrebbe arrivare il nipotino.

Per fortuna non abbiamo avuto grossi problemi in famiglia e la notizia è stata accolta con gioia ovviamente e con espressioni che ti tirano su il morale come “il nipotino è una benedizione in qualsiasi modo arrivi e comunque sia”, oppure “non ci sono problemi come arriva arriva”, ma nulla mi poteva far nascere il sospetto di una discussione sul perché fornissimo queste descrizioni dettagliate e sul perché i genitori debbano firmare un po’ di carte.

In realtà il tutto è avvenuto in maniera naturale nella nostra famiglia per cui una volta chiarito che purtroppo difficilmente sarebbero arrivati nipotini biologi e che a questo punto c’era l’intenzione ad adottare per tutti c’è stata una tacito accordo con noi senza sapere i dettagli, e ovviamente ci appoggiavano nel percorso da fare.

Mi sono informata su internet del perché ci fosse questo sbarramento che può creare problemi se non viene accettato dai futuri nonni tanto da negarti l’idoneità. Pensavo fosse un modo per garantire una continuità nel caso succedesse qualcosa ai genitori in modo che i nonni fossero i primi ad essere coinvolti anziché mandare il bambino in istituto ed invece la risposta era ancora più semplice e forse ovvia….. I genitori e i nonni sono le persone con cui il bambino passa il suo tempo per cui si vuole garantire lo stesso trattamento di un nipote “carnale” per cui accoglimento e pari trattamento e accettazione.

Mi sono anche resa conto navigando e leggendo i vari forum che questo passaggio non è così ovvio e naturale come per fortuna è successo a noi, e molti hanno problemi di comunicazione coi genitori o hanno genitori che si oppongono alla scelta dei figli per svariate ragioni.

Concludendo mi sono sorpresa di come tutto sia passato come un evento naturale a casa nostra e di come tutti abbiano accolto anche le nostre scelte senza nemmeno chiederci spiegazioni oppure contrastare la nostra volontà, non vedo l’ora di sapere come andrà a finire questa avventura

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