Inizio e prime decisioni

Primo shock e prime decisioni

Dopo quattro anni di matrimonio e il crescente desiderio di maternità che non viene soddisfatta dal destino arriva il momento in cui ci sono scontra con la realtà e si fanno scelte.

Come primo step si sente il medico di base per gli esami di routine e poi il ginecologo con l’inizio di esami più specifici fino a che non si finisce in qualche centro specializzato a fare esami e sentire la propria sentenza, peccato che il più delle volte se si vogliono risposte in poco tempo bisogna passare per la strada del privato.

Nel nostro caso c’è stata una ardua sentenza e la difficile decisione di scegliere tra la procreazione assistita di secondo livello o un miracolo per averlo naturalmente….

Diciamo che ci siamo buttati nella mischia e abbiamo pensato di scegliere la prima opzione con una lista d’attesa di circa 18 mesi con la mutua ma al momento della chiamata da parte dell’ospedale per iniziare il percorso qualcosa mi ha bloccato. Troppe attese, troppi ma e troppe cose non dipendono da me per cui decidiamo di non procedere. Calcolate che se invece avete la possibilità alcuni ospedali operano anche in via privata.

Ci stiamo sempre attrezzando per la seconda scelta, ma a quel punto devo rivolgermi a piani superiori che non mi competono più ovviamente.

A questo punto dopo aver preso una pausa di riflessione e aver svagato la mente la nostra scelta è cambiata e sono iniziate le ricerche su internet. Si sono aperte una marea di alternative e il primo dilemma è stato Adozione Nazionale/Internazionale o Affidamento?

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